Succhiamento Del Pollice: quando un’abitudine viziata può creare problematiche a livello orale

(a cura del dott. Lorenzo Stefani)

Il succhiamento del pollice e l’uso prolungato del ciuccio sono due abitudini viziate molto frequenti in età infantile.

Entrambi sono comportamenti del tutto normali per il bambino che cerca un conforto emotivo da una situazione stressante. Il gesto della suzione è infatti molto familiare in età infantile perchè ricorda il movimento della bocca durante l’allattamento al seno.

Qualora questa abitudine permanesse per un lungo periodo di tempo, oltre l’eruzione degli elementi dentali decidui, potrebbe provocare diverse problematiche a livello orale, con conseguenze su tutto il distretto cranio-facciale.

A livello orale, il vizio del succhiamento, protratto oltre i 3 anni di età, può portare all’aumento del rischio e della gravità di malocclusioni, come ad esempio il cosiddetto “morso aperto”.

Segni tipici di questo tipo di malocclusione sono:

  • L’interposizione del labbro inferiore tra l’arcata dentale superiore e inferiore, questo perchè la forza applicata sugli incisivi superiori e inferiori ne provoca uno spostamento dalla normale sede. Gli elementi anteriori dell’arcata superiore si spostano in avanti mentre quelli dell’arcata inferiore si inclinano verso l’interno della bocca, creando questo spazio per l’alloggiamento del labbro inferiore.

  • La deglutizione atipica, che consiste nell’interposizione della lingua tra le due arcate in fase appunto di deglutizione. Questa condizione porta ad una scorretta formazione del palato e ad un aumento del rischio di malocclusioni. Per accorgersi di questo tipo di problematica è sufficiente abbassare il labbro inferiore del bambino ed invitarlo a deglutire.     Nel caso in cui si sia instaurata una condizione di questo tipo è fondamentale rivolgersi ad un odontoiatra pediatrico per la risoluzione delle problematiche orali e ad un logopedista per una rieducazione funzionale della lingua.
  • La respirazione orale: è il fenomeno per il quale il bambino tende a respirare utilizzando esclusivamente la bocca ed escludendo progressivamente il naso. Questo fa sì che, a lungo andare, si possano instaurare gravi alterazioni del distretto cranio-facciale.E’ possibile accorgersi di questa condizione attraverso vari segni:
    1. Il bambino respira con la bocca aperta
    2. Di notte russa e/o ha un sonno agitato
    3. Durante il giorno è iperattivo e non riesce a concentrarsi
    4. Ha le occhiaie e il viso allungato

    In questo caso è necessario rivolgersi ad un odontoiatra pediatrico che, in collaborazione con l’otorino, si occuperà del recupero delle normali funzioni del paziente.

ULTIMI ARTICOLI

ARCHIVIO ARTICOLI

Contattaci

Compila il modulo e sarai ricontattato nel più breve tempo possibile

Accettazione Privacy *