cos’è e come riconoscerlo

(a cura della dott.ssa Francesca Rossi)

Fino non molto tempo fa si riteneva che il Disturbo Ossessivo Compulsivo fosse raro in età evolutiva. Lo sviluppo di trattamenti efficaci ha portato gli psicologi ad una maggiore conoscenza delle caratteristiche di questo disturbo e ad una revisione della sua prevalenza in età infantile ed adolescenziale.

Diversi studi hanno rilevato che la metà degli adulti in trattamento per il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) collocano l’insorgenza del disturbo in età evolutiva. È stato inoltre osservato che il DOC può interferire con il normale adattamento nelle fasi di sviluppo (es. compromettere le relazioni con i pari, la famiglia, le prestazioni scolastiche); alcuni bambini possono arrivare all’osservazione per un’improvvisa diminuzione delle prestazioni scolastiche, per restrizioni alimentari, o dermatiti piuttosto che per il DOC.

Per questi motivi si ritiene importante individuare precocemente la sua presenza affinché anche il trattamento terapeutico abbia maggiori probabilità di successo.

Cos’è il Disturbo Ossessivo Compulsivo?

Il DOC è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi ripetitivi che sono al di fuori del controllo di chi li sperimenta, pertanto vengono vissute come intrusive e disturbanti. Tali ossessioni sono spesso accompagnate da un umore disforico con paura, sensazioni di disgusto, di dubbio, senso di mancanza. In altre parole, le ossessioni sono:

  • Intrusive: arrivano nella mente senza il nostro volere;
  • Irrazionali: riguardano cose che non hanno senso;
  • Ricorrenti: si presentano ripetutamente, la mente non riesce a liberarsene;
  • Disturbanti: il loro contenuto spaventa perché le persone sanno che questo “non è normale”;
  • Ansiogene: se la persona cerca di sbarazzarsene e fallisce sperimenta un senso di perdita di controllo.

Come gli adulti, anche i bambini tentano di neutralizzare o evitare queste emozioni attraverso comportamenti compulsivi, sempre uguali, stereotipati e afinalistici. Le compulsioni sono dunque comportamenti ripetitivi, spesso messe in atto in accordo con determinate regole o con modalità stereotipate e finalizzate a neutralizzare o alleviare temporaneamente le ossessioni e le emozioni negative ad esse associate. Possono essere sia comportamenti osservabili (es. lavarsi le mani) che atti mentali (es. contare nella propria testa). In altre parole, le compulsioni sono atti che:

  • Riguardano comportamenti ripetitivi o azioni mentali atte a ridurre l’ansia indotta dalle ossessioni;
  • Riducono l’ansia solo temporaneamente;
  • Creano la necessità di aumentare la ripetizione di queste azioni;
  • Diventano meno efficaci nel corso del tempo e richiedono l’aggiunta di altre compulsioni;
  • Sono collegate all’evitamento e alla paura delle situazioni.

Il DOC nei bambini e negli adolescenti ha caratteristiche simili a quello presente negli adulti; i criteri diagnostici del DSM 5 sono gli stessi ad eccezione del criterio dell’insight, ovvero della correttezza delle convinzioni che sottostanno ai loro sintomi ossessivo-compulsivi. Di fatto, i bambini non li riconoscono come irragionevoli e causate da un disturbo psichiatrico, inoltre possono non essere in grado di articolare le ragioni di questi comportamenti o azioni mentali.

Come riconoscere il Disturbo Ossessivo Compulsivo in età evolutiva?

È bene sapere che in età evolutiva ci sono frequenti comportamenti ripetitivi che possono essere considerati caratteristiche normali poiché hanno una funzione di controllo e di aumento della padronanza. Solitamente questi comportamenti spariscono intorno ai 7 anni di età e sono sostituiti con un hobby o con la focalizzazione su un interesse specifico. Il comportamento DOC è invece distinguibile in funzione del tempo del contenuto e della severità.

 

Come distinguere quindi il DOC dai comportamenti infantili usuali?

Disturbo Ossessivo Compulsivo o PANDAS?

I sintomi del Disturbo Ossessivo Compulsivo possono svilupparsi o peggiorare in seguito ad una infezione sostenuta da streptococco β emolitico di gruppo A (PANDAS, Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorder Associated with Strep). Gli anticorpi contro il ceppo batterico emolitico possono avere una reazione antigenica crociata sul tessuto neuronale dei gangli della base, producendo l’insorgenza dei sintomi DOC e dei tic. Il DOC e il PANDAS non differiscono nelle manifestazioni sintomatiche, bensì dal loro decorso. Mentre il DOC ha un’insorgenza graduale per cui possono passare anche anni prima che alcuni segnali diventino veri e propri sintomi disfunzionali, il PANDAS ha un decorso rapido, anche nel corso di una sola notte. In generale, il PANDAS si manifesta con picchi acuti e cadute repentine dei sintomi in relazione agli innalzamenti e alle cadute degli anticorpi.

BIBLIOGRAFIA

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